domenica 26 febbraio 2012

Host family? Yes, please!

Vi soffermate mai a pensare al tempo, al suo scorrere inesorabile? Sarà il periodo, sarà la mia fragile condizione da futura exchange student, ma non vi è giorno in cui io non fermi per un attimo la mia vita per rifletterci, per contare i mesi, i giorni, le ore e i minuti che mancano alle vacanze di Pasqua, allo scambio con la Svezia che farò in aprile, alle vacanze estive e, soprattutto, alla partenza. Sembra incredibile, eppure da quel fatidico 26 ottobre, giorno in cui è iniziato il mio countdown, sono già trascorsi 4 mesi ed ora solo 6, che fra poco diventeranno 5, mi separano dalla realizzazione del mio sogno. Solo 6 mesi. Se ci penso razionalmente mi sembrano niente in confronto ai 3 anni che ho aspettato finora, ma talvolta la pazienza, quella che dovrebbe anche permettermi di assaporare ogni singolo istante rimastomi qui in Italia, lascia posto a un' insanabile brama di partire, negli ultimi giorni accentuata ancor di più dall'arrivo di importanti novità...     
Vi ricordate l'ultimo post, in cui dicevo che mi si prospettava davanti un periodo di lunghissima attesa prima di avere qualche notizia dall'America? Beh, a quanto pare non dovrò aspettare ancora molto perchè...una famiglia del Vermont è interessata a me! Dato che non è ufficiale che venga ospitata da loro, in quanto, nonostante abbiano richiesto di prendermi, i coordinatori devono svolgere non so quali pratiche, preferisco non aggiungere altro. Per il momento volevo semplicemente rendervi partecipi delle immense emozioni che ho provato nell'ultima settimana, da quando, domenica scorsa, mi ha aggiunto su facebook quella che potrebbe essere la mia futura host sister. Da ottobre a oggi le sensazioni provate sono state tante e tante, ancora più grandi, lo saranno nei prossimi mesi, ma fino a oggi quella di domenica è stata la più intensa, così intensa che l'istante immediatamente successivo aver accettato la sua richiesta di amicizia, le mani hanno cominciato a tremarmi e i miei occhi si sono velati di lacrime. Può sembrarvi sciocco, ma per un'exchange student ricevere la famiglia ospitante è un momento di grande commozione. 
Spero proprio che la CCI non si faccia attendere troppo prima di annunciare la sentenza definitiva alla mia quasi-host family; io ho bisogno di sapere, ho bisogno della conferma che tutte le fantasie elaborate finora su quella famiglia, a cui già mia sono affezionata e che sembra perfetta per me, possano realizzarsi. 
Concludo annunciandovi l'altra novità: l'orientation weekend organizzato dalla WEP per istruire tutti gli exchange students sull'esperienza americana si terrà il 20-21-22 aprile, proprio la settimana in cui ospiterò il mio corrispondente svedese! Per fortuna probabilmente riuscirò comunque a partecipare, anche se mi dispiace tantissimo per Max (lo svedese), che dovrà essere sfrattato da casa mia per 2 giorni.