lunedì 24 settembre 2012

New family, new life!

Pur essendo passate solo poco più di due settimane dall'ultima volta che ho aggiornato, mi sembra trascorso un grandissimo lasso di tempo, probabilmente perchè sono successe una miriade di cose, soprattutto in questa settimana, settimana che ha segnato il proseguimento della mia esperienza. Martedì pomeriggio, infatti, dopo aver temuto di dover cambiare città per trasferirmi in un paesino chiamato Gray considerato la feccia del Maine, dove mi avevano trovato una famiglia disposta a tenermi per tutto l'anno, mi sono stabilita a casa French, la famiglia di una mia compagna di soccer di 15 anni. La mia nuova famiglia, con cui mi sto trovando benissimo e che vive letteralmente a 3 minuti di macchina dalla precedente, è composta, oltre che da una hsister, da una hmom di 52 anni illustratrice e un hdad di 54 fotografo, il che è grandioso data la mia passione per la fotografia. La nuova casa, pur essendo piuttosto piccola, è favolosa, sia perchè colorata e ricca di oggetti artistici che la rendono davvero accogliente e calda, sia perchè, al contrario della precedente, è ordinata e pulita. Inoltre ho finalmente una stanza tutta per me nel basement! 
La bella notizia del mio trasferimento è stata accompagnata da quella terribile del cambio di scuola, fortunatamente non andato in porto. Dopo aver passato, tra lunedì pomeriggio e martedì mattina, un giorno tremendo, durante il quale sono scoppiata a piangere davanti sia alle mie compagne di soccer nel bel mezzo dell'allenamento sia alla mia counselor, la mia ex hmom è riuscita a far ragionare la mia coordinatrice, la quale voleva il mio trasferimento alla Casco Bay High School, scuola frequentata dalla mia nuova hsister, perchè ostinatamente convinta che la nuova famiglia abitasse nel distretto di quest'ultima -cosa totalmente falsa dal momento che a Portland non esistono distretti per le scuole-. Così sono rimasta alla Portland High, come in fin dei conti era stato stipulato nell'accordo di due settimane fa, secondo cui, se mi avessero trovato casa qui, oltre ovviamente a non trasferirmi in un'altra città, non avrei dovuto essere sottoposta a un traumatico cambio di scuola.
Per quanto riguarda la scuola, le giornate, composte da quattro blocchi, ognuno di circa un'ora e un quarto, si alternano tra blue days e white days, i colori della Portland High, la cui mascotte, se ancora non vi avessi informati, è il bulldog. Le materie dei giorni blu si susseguono nel seguente ordine: Pre-calculus, in cui stiamo studiando le basi di geometria analitica e rievocando nozioni di algebra, il tutto semplicissimo per me che l'ho già sperimentato in Italia; US&World History, in cui, dopo due settimane passate a svolgere progetti relativi all'11/09 e altro, ci stiamo incamminando verso lo studio della rivoluzione industriale, che in Italia sarebbe parte del programma di fine quarta o inizio quinta; Journalism, classe piuttosto noiosa solitamente; Environmental Science, in cui, anche in questo caso, non siamo ancora entrati nel vivo dell'ecologia, ma ci siamo semplicemente dedicati a scoprire come ogni parte di questa materia sia correlata alle altre. I giorni bianchi, invece, prevedono Study Hall, classe in cui si può studiare o fare qualsiasi altra cosa purchè in silenzio, English, il cui prof è positivamente pazzo e in cui, oltre a dedicarci alla lettura di un'opera teatrale, stiamo studiando la grammatica (questi americani sono più ignoranti di me la cui lingua madre non è l'inglese!!!), Foods, grazie al quale sto cercando di comprendere le strane misure americane, e French 5, la mia classe preferita perchè i miei compagni, che detengono il potere su Miss Green, l'insegnante, la quale sa meno francese di me, riescono sempre a convincerla a non dare compiti e a fare pochissimo durante la lezione, che io passo praticamente a ridere, sia per i loro tentativi di parlare francese sia per il loro comportamento. Entrambi i giorni ho il "second lunch", dalle 12.20 alle 12.55, mentre il primo è dalle 11.05 alle 11.30.
Per quanto riguarda le amicizie, sto conoscendo prevalentemente le ragazze della mia classe di francese e alcuni ragazzi al di fuori delle lezioni, ma le migliori sono le mie compagne di soccer, che hanno raggiunto il massimo della mia stima e del mio affetto sabato scorso, quando mi hanno organizzato un bonfire-festa di compleanno in ritardo a sorpresa con annessi regali e un biglietto di auguri gigante con dediche dolcissime. 

Fra due ore anche qui in America scatterà un mese dalla mia partenza, ricorrenza a cui dedicherò un post che spero di pubblicare domani.    

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